Le storie di R. B. C. e di M.F.
Con l’entrata all’interno dell’associazione di alcuni nuovi collaboratori, riprendiamo la nostra campagna comunicativa tesa a mettere in mostra le nostre molteplici attività, aggiornando chi ci segue. Nel corso degli ultimi anni abbiamo infatti continuato il nostro impegno nella formazione dei nostri assistiti nella scrittura dei loro CV, aiutandoli ulteriormente nel loro inserimento all’interno del mercato del lavoro italiano. Il 2023 ha visto la messa in opera di un’apposita piattaforma informatica la quale, parte del progetto “Accoglienza & Inclusione”, patrocinato dalla VISES e realizzato in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, l’Opera di Padre Marella e Caritas Roma, ha permesso di memorizzare in un’unica sede digitale i CV dei nostri assistiti. Un’ulteriore progressione nel nostro percorso come associazione è stato reso possibile dalla nascita del rapporto, oramai di sempre più stretta collaborazione, proprio con Opera di Padre Marella stessa. Una cooperazione basata sulla comunanza dei valori della cortesia e dell’umanità, e, al tempo stesso, degli obiettivi tesi alla valorizzazione delle persone.
Ricominciando pertanto anche la nostra rubrica dei casi di successo, raccontiamo la storia di R. B. C. , uno studente indiano presso la facoltà d’Ingegneria dell’energia elettrica, il quale correva il serio pericolo di non riuscire a terminare gli studi e di essere espulso dall’Italia, essendoci il rischio di perdita del suo permesso di soggiorno. Al contrario, grazie al nostro affiancamento nell’analizzare le sue potenzialità professionali, oggi è un lavoratore a tempo indeterminato in un’azienda metalmeccanica di Anzola, in questo modo ha potuto pagare le spese universitarie e confidiamo si laurei entro l’anno.
Un ulteriore esempio è anche M. F. , un ragazzo a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato politico, una volta scappato dal suo Paese d’origine, il Pakistan, e arrivato in Europa in cerca di nuove opportunità. Quando l’abbiamo conosciuto era da qualche mese che non lavorava con stabilità, costretto a vivere per strada. Ora, pur con un contratto a tempo determinato, è riuscito a ritrovare una tranquillità lavorativa e un domicilio.
Queste storie, come molte altre ancora, rappresentano il perfetto esempio della metodologia di lavoro perseguita da Approdo Sicuro, con un approccio costantemente teso alla valorizzazione della persona, delle sue capacità così come delle sue potenzialità ancora inespresse. In totale nelle ultime due annate, tra 2023 e 2024, sono state affiancate ben 42 persone con ottimi risultati di recupero sociale e lavorativo.
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